“La strada per la nostra destinazione non è sempre dritta. Prendiamo il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Forse non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi”
(Barbara Hall)

Ogni persona attraversa nel corso della vita un momento di difficoltà, legato a vissuti passati, paure presenti o a dubbi riguardo al futuro, problemi da risolvere o sofferenze che creano incertezze o che non permettono di svolgere con serenità le attività quotidiane.

È possibile anche che in alcune situazioni nasca il desiderio di conoscersi a fondo o diversamente da come lo si è fatto fino a quel momento, o che si senta una forte spinta verso la crescita o il cambiamento personale, in una o più sfere di vita.

Non esiste una strada uguale e giusta per tutti. Esistono tante strade quante sono le persone che incontro: persone tra loro diverse e con storie di vita uniche, che per questa ragione hanno altrettanto differenti motivi per scegliere di rivolgersi a un professionista.

L’approccio che propongo è relazionale, basato sul pensiero che, in primo luogo, all’interno della stanza di terapia si assista un incontro tra due persone, tra due storie. Si tratta di un incontro nel quale una persona, nel ruolo di terapeuta, accoglie un’altra persona, nel ruolo di paziente, che richiede il suo aiuto.

La mia modalità di lavoro è caratterizzata da altri tre elementi che sento essere indispensabili per una buona pratica clinica e per i pazienti che incontro: l’autenticità, l’empatia e l’assenza di giudizio.

Come terapeuta accompagno chi lo richiede alla scoperta di se stesso, lo affianco nella sofferenza e nel cambiamento e offro un luogo in cui vi sia la libertà di espressione e di elaborazione dei propri vissuti, uno spazio privo di giudizio all’interno del quale si possa instaurare un clima di fiducia e di collaborazione reciproca.

“Soltanto in due uomini, ciascuno dei quali quando ha in mente l’altro pensa subito alla cosa più alta destinata a quest’altro e si pone al servizio del compimento di questo destino dell’altro, senza volergli imporre qualcosa del proprio modo di realizzare; soltanto in questi due uomini si configura concretamente la grandezza dinamica dell’essere umano.”
(Martin Buber, Elementi dell’interumano)

Lo psicoterapeuta solo per… coraggiosi

Tra i miei principali obiettivi professionali c’è la trasmissione dell’importanza della figura psicologica in molti contesti in cui ora non solo è carente ma spesso è assente.

Un certo scetticismo nei confronti della psicologia è probabilmente conseguenza di una errata cultura psicologica che vede nello psicologo, nello psicoterapeuta o in tutti i professionisti “Psi” un aspetto di patologizzazione, sostenendo l’importanza della professione solo in presenza di “matti da aggiustare”.

Sono felice di incontrare giornalmente nei mie studi privati persone che non solo hanno compreso quanto tale visione sia di gran lunga antica, ma abbiano anche inteso come lo psicoterapeuta rappresenti, purtroppo ancora in misura troppo ridotta, il professionista di persone coraggiose, di quegli individui che hanno perfettamente compreso quanto sia naturale, oserei dire fisiologico, attraversare un momento di difficoltà o provare sensazioni negative legati a dubbi esistenziali.

Aldilà del contesto privato in cui opero come psicoterapeuta, le riflessioni di cui ho appena scritto mi hanno mossa verso il lavoro nel contesto scolastico: da sempre lo percepisco come un luogo bisognoso di attenzioni perché investito da numerosi compiti pedagogici, affettivi e didattici. Inoltre, la convivenza di diversi ruoli e generazioni (alunni, genitori, nonni, insegnanti, educatori, etc.) può rappresentare un’occasione di avvio, con i mezzi a mia disposizione, di un’educazione alla psicologia, che nuovamente si muova nell’ottica di una depatologizzazione in virtù di una prospettiva orientata al sostegno, al cambiamento e al mantenimento di una condizione di benessere.

VUOI INIZIARE UN PERCORSO PSICOLOGICO O HAI BISOGNO DI UNA CONSULENZA PSICOLOGICA?

Contattami

Lascia il tuo recapito per essere ricontattato e fissare un appuntamento.